Casseforme: analizziamo insieme cosa sono, a cosa servono e la loro relazione con il BIM

Storia delle casseforme

Per avvicinarci al mondo delle casseforme, dette anche casseri, cominciamo scrivendo un po’ della loro storia che coincide con la nascita di un composto simile al calcestruzzo. Questo composto era praticamente liquido ed era quindi obbligatorio usare uno stampo per dare forma effettiva alla struttura.

Nell’antico Egitto venivano usate casseforme in legno per la solidificazione di questa sorta di “antico calcestruzzo” con il quale sono state costruite molte delle più importanti piramidi fra cui quella piana di Giza.

Anche fra gli architetti romani era ben conosciuto il concetto di cassaforma. Essi infatti costruivano strutture in calcestruzzo con l’aggiunta di pozzolana e calce, conosciuto con il nome di betonium. I romani erano soliti costruire due murature parallele dove gettavano il betonium: in questo modo, quando si solidificava, i muri diventavano solidali col composto e gli fornivano, allo stesso tempo, la cassaforma per il getto. Questo tipo di opera era conosciuta come “muro a sacco romano”.

La struttura più notevole di quel periodo e di quella tecnica, che possiamo apprezzare ancora oggi, è la cupola del Pantheon a Roma.

Vista a sezione del Pantheon a Roma
Vista a sezione del Pantheon a Roma

I romani non solo hanno conquistato, ma hanno anche diffuso la loro cultura. Di conseguenza l’uso delle casseforme è stato esteso anche ai popoli invasi. In questo modo si promosse l’espansione dei nuovi sistemi di costruzione che si sono poi evoluti fino ad arrivare ai giorni nostri.

Casseforme: cosa sono e a cosa servono

Le casseforme rappresentano uno degli elementi ausiliari più utilizzati e una delle fasi più importanti nella realizzazione di una struttura. Ma vediamo in dettaglio cosa sono e qual è la loro funzionalità.

Le casseforme sono elementi provvisionali che fungono, come anticipato, da veri e propri stampi dove versare il cemento umido per dargli forma. Svolgono il compito di sostenere il materiale durante il processo di presa e indurimento e hanno anche una funzione geometrica che determina la forma finale che dovrà assumere la struttura desiderata.

Sono utilizzate per qualsiasi tipo di costruzione: dalla semplice villetta fino a grandi strutture come ad esempio ponti, viadotti, gallerie, ecc.

Il materiale principe per la realizzazione delle casseforme per il cemento armato è sempre stato il legno. Questo è un materiale semplice da lavorare, leggero e traspirante che però non può essere utilizzato per più di 5, massimo 10 volte. Oggi le casseforme sono realizzate principalmente in metallo, per lo più acciaio, in versione zincata e verniciata e possono quindi essere virtualmente riutilizzate un numero infinito di volte.

Possiamo catalogare le casseforme in due principali macro-categorie secondo la loro posizione nell’opera:

Casseforme orizzontali

Sono strutture appoggiate ad elementi verticali, puntelli, e servono a formare solai, solette e travi. Questo tipo di casseforme sono quelle che comportano maggiori rischi nella costruzione di un edificio come ad esempio il rischio caduta dall’alto.

Sistema per solaio aludeck - CONDOR - Storia e uso delle Casseforme
Sistema per solaio aludeck – CONDOR

Casseforme verticali

Sono usate per l’esecuzione di pilastri, pareti e colonne. Secondo la modalità di trasmissione degli sforzi, sono classificate a loro volta in casseforme “monofaccia” e casseforme “doppia faccia“.

Le casseforme monofaccia sono quelle in cui una delle facce non esiste e la pressione del cemento è assorbita da strutture esterne alla cassaforma (usate per costruzione di interrati, cantine, gallerie, ecc.).

Nel caso della cassaforma a doppia faccia, le pressioni del calcestruzzo sono assorbite da entrambe facce favorendo la creazione di pareti, colonne, pilastri, ecc.

Cassaforma adatto ALU - CONDOR - Storia e uso delle Casseforme
Cassaforma adatto ALU – CONDOR

 

 

Casseforme e BIM

Come per tutto il ciclo di vita dell’edificio (pianificazione, costruzione, messa in servizio, funzionamento, manutenzione, ristrutturazione e demolizione) anche per la progettazione e organizzazione dell’uso delle casseforme possiamo ricorrere al BIM. Il Building Information Modeling è già obbligatorio in Italia per opere a partire dai 100 milioni di Euro e, gradualmente, durante i prossimi 5 anni, diventerà obbligatorio per tutti. Nel 2025 infatti anche gli studi più piccoli dovranno progettare secondo la metodologia BIM sfruttando tutti i vantaggi che porta con sé.

Grazie al BIM e anche alla simulazione virtuale del modello e del processo, è possibile ottimizzare il sistema di casseratura prima della costruzione e scoprire ed eliminare eventuali incoerenze prima della messa in opera.

Uno dei grandi vantaggi nell’usare il BIM è sicuramente quello di accedere alle informazioni di tutti i dati relativi ai singoli sistemi e componenti delle casseforme (numero di articoli, descrizione, peso, ecc.).

L’alleanza fra CONDOR e BIM-Lab ci permette di fornire servizi integrati di progettazione in metodologia BIM. Sono inoltre disponibili anche le librerie BIM dei nostri sistemi di casseforme e possono essere richieste al seguente link: https://www.condor-group.it/libreria-bim-per-revit.html.

Condor
Formwork
Il miglior modo di restare aggiornati sul mondo Condor. Scaricala subito!

Resta aggiornato

Iscriviti subito alla nostra newsletter per ricevere avvisi di settore, notizie e approfondimenti da Condor.

Iscriviti