Bonus facciate: via libera al 90% di detrazione

L’inizio del 2020 porterà una grande novità. Il 16 dicembre 2019 il Senato ha votato la fiducia al maxiemendamento del Governo.
Per chi ha necessità di dare manutenzione, rifare, abbellire la facciata del proprio immobile potrà farlo sapendo di poter godere bonus facciate: 90% di detrazione fiscale durante tutto il 2020.
Ma vediamo in dettaglio quali sono le linee guida da seguire.

A chi interessa

Il bonus facciate interesserà sia le singole unità abitative (villette unifamiliari o bifamiliari) che i condomini e potrà essere compatibile con altre agevolazioni come eco bonus e sisma bonus. Hanno diritto al bonus non soltanto i proprietari e i titolari dei diritti reali sull’immobile, ma anche l’inquilino e il comodatario.
Di seguito la lista di tutti i possibili beneficiari:

  • il proprietario o il nudo proprietario dell’edificio;
  • l’inquilino;
  • il comodatario;
  • il titolare di un diritto reale di godimento (per esempio l’usufruttuario o chi beneficia del diritto di uso o di abitazione);
  • i soci delle società semplici;
  • i soci di cooperative divise e indivise;
  • gli imprenditori individuali (solo per gli immobili che non rientrano tra quelli strumentali o merce).
Ne hanno diritto anche, previa documentazione su fatture e bonifici:
  • il familiare convivente del proprietario o del proprietario dell’edificio oggetto dell’intervento (coniuge, parenti entro il terzo grado o affini entro il secondo grado);
  • il componente dell’unione civile;
  • il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
  • il convivente more uxorio, non proprietario dell’edificio né titolare di un contratto di comodato.
  • Solo chi ha un reddito inferiore agli 8.000 euro non ne ha diritto perché già in zona non tassata.
In quale zona e per quali lavori

Il bonus facciate è “limitato” a delle zone di appartenenza in particolar modo alla zona omogenea A, centri storici, e B, totalmente o parzialmente edificate. Non ne hanno diritto le zone destinate a nuovi complessi con bassa densità di ubicazione.

I lavori interessati sono quelli di manutenzione straordinaria e ordinaria della parte esterna dell’edificio, parliamo quindi di:
  • riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture;
  • tinteggiatura di pareti, soffitti;
  • sostituzione di pavimenti;
  • verniciatura delle porte del garage;
  • impermeabilizzazione del tetto o del terrazzo;
  • rifacimento dell’intonaco.

Restano fuori le opere su infissi, grondaie, pluviali e cavi anche se possono sempre beneficiare della detrazione del 50% del bonus ristrutturazioni.
Questo tipo di detrazioni IRPEF possono essere recuperate nell’arco di 10 anni. Ad esempio, si ha diritto a 5.000 euro di detrazione, dal 730 si potranno scaricare 500 euro l’anno.

 

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